Aladdin e i suoi amici tornano a Sindria e vengono festeggiati per aver conquistato Zagan. Hakuryuu e Kougyouku vengono a sapere di essere stati richiamati all'Impero Kou.

Aladdin rivela ad Alì Babà e Morgiana che vuole partire per Magnostadt per studiare la magia. Sinbad sfida Kougyouku ad un combattimento utilizzando artefatti genieschi.

È arrivato il momento per Aladdin di partire per Magnostadt. Hakuryuu e Morgiana decidono di accompagnarlo fino ad Actia per poi andare per la propria destinazione. Anche Alì Babà è sulla nave e vuole fare una sorpresa agli altri.

Aladdin e i suoi amici hanno problemi a combattere i pirati, non solo per via delle armi magiche, ma perché tutti loro sono dei bambini.

Alì Babà, Hakuryuu e Morgiana raggiungono l'isola e sconfiggono facilmente tutti i bambini, raggiungendo la stanza dove si trova Madaura, che sta cercando di ipnotizzare Aladdin.

Hakuryuu, dopo essere stato manipolato, combatte contro i suoi amici finché Alì Babà distrugge la sua arma. Madaura cerca di scappare, ma viene catturata dai militari di Actia.

Aladdin, Alì Babà e Morgiana festeggiano insieme la sera prima di partire ognuno per la sua destinazione. Mentre Alì Babà e Morgiana viaggiano via mare, Aladdin si unisce ad una carovana che trasporta un principe.

Dovendo per forza utilizzare solo il suo potere magico, Aladdin viene assegnato alla classe più bassa all'accademia di Magnostadt. La sua classe viene allenata a migliorare le proprie capacità fisiche.

Dopo essere stato truffato e derubato, un affamato Alì Babà raggiunge il colosseo di Reim, ma non avendo più la lettera di raccomandazione di Sinbad, non viene accettato.

Non potendo usare il potere di Amon, Alì Babà si trova in difficoltà contro Garda, un gigantesco scimmione, nel suo debutto nel colosseo.

Delusa per aver scoperto che nella regione di Katarg non ci sono più Fanalis, Morgiana viene presa di mira da dei mercanti di schiavi, che vengono fermati dall'intervento di Abhmad e Sahbmad.

Hakuryuu e tutti gli principi dell'Impero Kou si riuniscono dopo la morte del padre, per sapere chi sarà il prossimo imperatore.

Un anno dopo aver lasciato i suoi amici, Aladdin ha terminato il primo anno passando l'esame finale del primo kodor. Tutti pensano che possa essere nominato miglior studente dell'anno, ma restano sorpresi quando viene scelto un altro studente.

Mentre recupera dalle ferite, Aladdin trova Titus nella sua stanza, che gli spiega che è un mago inviato da Sherazad per ottenere informazioni su Magnostadt.

Mogamett spiega quindi che dopo aver usato la magia per ottenere il favore della popolazione, i maghi li hanno incitati alla rivolta che ha posto fine al regno di Musta'sim e ha stabilito Magnostadt.

Titus rivela di essere un clone di Sherazad creato con una parte del suo corpo, e che gli resta soltanto un mese di vita.

Le forze di Reim guidate da Mu arrivano a Magnostadt e dopo che Mogamett rifiuta di arrendersi, i soldati dell'impero iniziano ad attaccare.

Aladdin cerca di dissuadere Mu senza successo, così utilizza il suo potere di Magi, per aiutare i maghi contro il corpo dei Fanalis.

Dopo la dichiarazione di Aladdin, Mu si fonde con il suo genio, e cerca di ucciderlo, ma in quel momento arriva Alì Babà che lo ferma e salva il suo amico.

Nei sotterranei del distretto cinque, Mogamett prende il controllo di una gigantesca massa di rukh oscuro, che vuole utilizzare contro Reim e Kou.

I geni oscuri vengono temporaneamente fermati dai Kouen, ma un altro gruppo inizia ad attaccare la flotta di Reim, Sherazad e i Fanalis cercano di fermarli.

Aladdin chiede l'aiuto dei Kouen e per convincerli evoca i loro geni, insieme a quello di Alì Babà.

Anche con gli sforzi combinati di Alì Babà e Kouen, la barriera dell'intermediario non viene distrutta. Inoltre l'intermediario riesce a distruggere il vulcano per impedire il recupero di magoi.

Sul campo di battaglia arrivano anche Mu e gli altri Fanalis di Reim, ma ormai tutti hanno terminato il magoi. Sherazad decide allora di sacrificarsi rilasciando tutto il suo magoi per consentire un ultimo attacco.