Dopo che Hercules e il suo amico Iolao fermarono un gruppo di teppisti per derubare un locandiere, Hercules tornò a casa dalla sua famiglia. L'orrore che ne seguì fu finito quasi prima che iniziasse. Un'enorme palla di fuoco esplose dalla finestra della sua camera da letto e consumò sua moglie, Deianeira. Nell'istante successivo la palla di fuoco prese i tre bambini piccoli di Ercole. La sua matrigna, Hera, era da biasimare. Consumato dall'odio, Ercole intraprende un cammino di distruzione. Ma la bella schiava Egina aiutò Hercules a superare il suo dolore ea riportarlo su una strada onorevole.

Un intero villaggio era terrorizzato da un ciclope gigante, che richiedeva la visita di Ercole. Era vero che il Ciclope aveva gettato un venditore ambulante di toga su un albero e aveva deviato l'approvvigionamento idrico del villaggio per irrigare la sacra vigna di Hera. Ma Ercole apprese che c'erano due parti in ogni conflitto. Risultò che gli abitanti del villaggio avevano perseguitato il ciclope per anni. Ercole sconfisse i Ciclopi in battaglia, ma risparmiò la vita, e i due divennero alleati. Insieme respinsero lo scagnozzo sanguinario di Era e il ciclope fece pace con gli abitanti del villaggio.

Un gruppo di paesani in viaggio arriva nella città deserta di Parthus, l'unica cosa che vive lì è un cane solitario. Uno degli uomini del gruppo dice agli altri questo è quello che stavano cercando e lo dichiarano la loro nuova casa. All'interno di un tempio, qualcuno ruba un calice d'oro. Questo naturalmente fa arrabbiare Hera.

L'episodio inizia con Hercules seduto in una taverna locale che ascolta come un satiro chiede che un vecchio lo paghi per una scommessa di qualche tipo che ha perso. Il vecchio insiste nel dire che non ha i soldi, spingendo il satiro a diventare fisico. Ercole lo ferma, ma poi il satiro sfida il semidio. Hercules accetta, ma invece di un combattimento scopre di aver accettato una gara di bevute. Mentre bevono, lo spettatore vede che il satiro cambia continuamente posto con il fratello gemello, il che significa che sta bevendo solo la metà di Ercole, ma Ercole non ne è consapevole. Alla fine, però, i fratelli si ubriacano tanto che provano a sedersi allo stesso tempo. Hercules lo vede e lo interroga, ma gli assicurano che c'è solo uno di loro ed è solo ubriaco. Ercole lo accetta, ma giura di rimetterli insieme e li sbatte l'uno nell'altro, spingendoli a fuggire mentre Ercole sviene.

Ares prosperò in conflitto e spargimento di sangue. Ercole non condivideva la passione di Ares per l'omicidio, e quando Ares cercò di riunire un esercito di ragazzini per fare i suoi ordini, Hercules sapeva che doveva fermarlo. Con l'aiuto del potente fabbro Atalanta e della giovane vedova Janista, Hercules liberò il figlio di Janista Titus e il suo amico Ximeno dall'incantesimo di Ares. Quindi affrontò una rappresentazione di Ares nella sua caverna e, dopo una feroce battaglia, Ercole decapitò il suo sanguinario nemico. Tito ha imparato che la via del vero guerriero non è uccidere, ma distruggere le forze del male.

Nella città di Nespa, la vittoriosa penelope stava per sposare Marcus - con grande sgomento di Nemis il Centauro. Nemis pregò Hera per un modo per conquistare Penelope per se stesso, e lei gli diede un morso malvagio. La sfida di Hera a Nemis: uccidi Ercole. Nemis arruolò l'aiuto dei centauri Craesus e Deric, oltre alla ragazza di Deric, Lyla, che astutamente accecò Hercules. Nemis rapì Penelope, ma Ercole usò il suo senso del suono e del tatto, oltre che il suo ingegno, fino alle probabilità nella sua lotta contro Nemis. Ercole prevalse e Penelope fu restituita a Marcus.

L'orgoglio e l'arroganza sono tratti brutti che si addicono a un guerriero onorevole. Eppure Iolao cedette all'orgoglio mentre i due uomini si dirigevano verso la Tracia. Prima Iolao ha combattuto un gruppo di teppisti schernitori e ha dovuto essere salvato da Ercole. Poi prese la sua strada verso la Tracia, determinato a battere il suo amico in città. Lungo la strada incontrò Lydia e sfuggì a molti pericoli, ma Hera inviò Nemesi per uccidere Iolao per il peccato di orgoglio. Solo quando Iolao commise un atto di amicizia disinteressato nei confronti di Ercole si guadagnò la propria tregua.

L'ottavo episodio della prima stagione della serie televisiva Hercules: The Legendary Journeys. Scritto da Adam Armus e Nora Kay Foster e diretto da Harley Cokeliss, è stato trasmesso per la prima volta negli Stati Uniti il ​​6 marzo 1995.

Hercules offre volontariamente il suo aiuto ad una donna perchè possa mostrare suo figlio a suo marito, che è tenuto prigioniero. Assieme a Iolao si fa catturare per liberare Gladius e gli altri schiavi.

Un mistero porta Hercules e Iolao nella città di Tantalus: i corpi dei guerrieri caduti scompaiono; la colpa si scopre essere di Ares, dio della guerra.

Hercules si infuria quando viene a sapere che la principessa guerriera Xena sta saccheggiando villaggi per aumentare il suo potere e i territori. Xena subisce un ammutinamento dei suoi soldati, guidato dal suo luogotenente; da sola sfida Hercules, ma perde.

Darfus attacca un gruppo di nomadi che spedisce al villaggio di Elisia; uno di questi viene però inviato ad avvertire Hercules, che parte con Salmoneo e Xena, ricongiungendosi in seguito con Iolao.