Tratto da un romanzo del 2016 di Pauletta Jiles, il western che Paul Greengrass ha diretto per la Universal Pictures e Netflix aggiorna alla contemporaneità un genere fuori dal tempo, tra echi del trumpismo e la questione delle origini di una nazione. In Notizie dal mondo, western tradizionale e monumentale nonostante la normalizzazione stilistica del cinema ipercinetico di Greengrass, la presenza di Tom Hanks è qualcosa in più della semplice adesione al progetto di una star: è un tramite, la garanzia dell'efficacia del processo democratico che a fine XIX secolo portò all'integrazione degli stati del sud nell'unione e oggi, nel XXI secolo, gestisce le pulsioni razziste e anti-statali della destra eversiva. Da sempre incarnazione dei valori paternalisti dell'ideologia americana, Hanks interpreta la parte di un messaggero; non un giornalista e nemmeno un semplice lettore, ma un uomo d'ordine e un divulgatore; un vinto integratosi nel nuovo sistema dei vincitori e in grado sia di capire il malcontento della popolazione del sud, sia di frenarne gli istinti selvaggi. La casa del capitano Kidd è la strada, quel paesaggio americano piatto e desertico che secondo la tradizione del western (viene in mente il cinema di William Wellman) è uno spazio da attraversare e conquistare, laddove per le tribù di nativi è invece un tutt'uno con il cielo e la natura. Allo stesso modo, la famiglia dell'uomo, cancellata dalla guerra ormai terminata da cinque anni, è un mondo da riformare e riscrivere grazie all'incontro con Johanna, bambina angelica e insieme selvaggia (la bravissima Helena Zengel) che apre a una lettura chiaramente simbolica della vicenda.