Hunter Killer - Caccia negli abissi (2018)

Written by tmdb11092951 on April 4, 2020

All'apparenza Hunter Killer - Caccia negli abissi è il più tradizionale dei film di guerra yankee: mascelle squadrate, sguardi fissi, frasi ad effetto, scene d'azione e di tensione, esplosioni e missioni impossibili. E il Capitano Glass è il più classico degli eroi americani: il cane sciolto refrattario all'establishment ma provvisto di infallibili istinti vitali e del necessario sangue freddo. A ben guardare però emergono alcuni elementi di novità: donne ai posti di comando (una in particolare, e a sorpresa) e nell'equipaggio dell'USS Arkansas; la scelta del Capitano di proporsi ai suoi uomini come "uno di loro"; una generale tendenza, da parte di comandanti militari, a condividere informazioni riservate, persino con il "nemico russo"; un'idea di mutuo soccorso, anche nei confronti di quel nemico, impensabile ai tempi di John Wayne.

Il tema principale di Hunter Killer - Caccia negli abissi diventa dunque ciò che rende un leader meritevole di fiducia, e quali siano le sue responsabilità nei confronti dei sottoposti e della collettività. Laddove infatti l'ammiraglio anglosassone Donnegan si rivela un guerrafondaio dal grilletto facile, il retroammiraglio Fisk e la specialista Norquist (un uomo di colore e una donna) dimostrano vera intuizione politica, e il capitano Glass dà prova costante di un senso pratico che prescinde dalla retorica militarista e "sovranista" per andare dritto all'obiettivo: portare a casa la pelle dei suoi uomini ed evitare un'escalation bellica incontrollabile. Glass arriva al punto di tirare dalla sua parte il capitano russo Andropov dicendogli "noi siamo fratelli" e tributandogli rispetto e ascolto.