Speed Racer (2008)

Scritto da tmdb11092951 il 8 ottobre, 2015

Ci vorrebbe un altro carattere di stampa per parlare di Speed Racer, ultima fatica dei fratelli Wachowski, dal sudore virtuale e dall'impatto iperreale. Unendo computer grafica e live action, i "warner bros" hanno abbandonato le atmosfere dark a metà tra sogno e incubo della trilogia di Neo per penetrare nel regno del colore, dell'esuberanza e della soddisfazione di ogni istinto ludico: il cartone animato. Nella reinvenzione del cult di Tatuo Yoshida, in Italia noto come "Go go Mach 5", più che sulla velocità dei bolidi o sui loro duelli acrobatici - che hanno ispirato la definizione di car-fu, il kung-fu delle quattro ruote -, la sfida che i Wachowski hanno vinto in partenza è quella della novità dell'immagine. Dalla complessità dei livelli narrativi sincronici di Matrix si passa qui alla messa a fuoco contemporanea di tutti i piani, dal dettaglio al campo lunghissimo. La sproporzione tipica del disegno animato (e, in qualche modo, dell'arte) viene sposata come mai prima in un film di attori in carne ed ossa, per cui un sorriso può riempire lo schermo e seguire a ruota l'inquadratura di un intero skyline di grattacieli. Le regole di composizione e di successione s'ispirano solo alla fantasia e al collage di stili, con una predilezione per l'acid-pop. La narrazione è lineare, senza piroette, scandita come un videogioco da quattro "quadri" principali, corrispondenti ai quattro circuiti su cui si lancia la Mach 5 di Emile Hirsch. Babbo John Goodman, mamma Susan Sarandon, Christina "Trixie" Ricci e la popstar coreana Rain, nella tuta di Taejo Togokhan, più che un provino sembrano aver superato il test della trasformazione in fumetto. Persino la back-story di Racer X, coltivata nel segreto, nel sacrificio e nell'esagerazione, è ingrediente immancabile di ogni "anima" giapponese.