Nel raccontare la storia del mugnaio Domenico Scandella detto Menocchio e del suo braccio di ferro (perdente) con la Chiesa della Controriforma, vicenda portata alla luce da Carlo Ginzburg a metà degli anni Settanta, il friulano Fasulo recupera in parte le sue radici di documentarista e costruisce uno scorcio di Cinquecento che parla ai giorni nostri. La scelta di attori non professionisti consente una sfilata di volti estremamente significativi e la ricostruzione del povero mondo contadino dà una straniata impressione di realismo (magico): il tema centrale sta però altrove, ovvero nel rapporto... read the rest.