Andreï Filipov è un direttore d'orchestra deposto dalla politica di Brežnev e derubato della musica e della bacchetta. Rifiutatosi di licenziare la sua orchestra, composta principalmente da musicisti ebrei, è costretto da trent'anni a spolverare e a lucidare la scrivania del nuovo e ottuso direttore del Bolshoi. Un fax indirizzato alla direzione del teatro è destinato a cambiare il corso della sua esistenza. Il Théâtre du Châtelet ha invitato l'orchestra del Bolshoi a suonare a Parigi. Impossessatosi illecitamente dell'invito concepisce il suo riscatto di artista, riunendo i componenti della sua vecchia orchestra e conducendoli sul palcoscenico francese sotto mentite spoglie. Scordati e ammaccati dal tempo e dalla rinuncia coatta alla musica, i musicisti accoglieranno la chiamata agli strumenti, stringendosi intorno al loro direttore e al primo violino. La loro vita e il loro concerto riprenderà da dove il regime li aveva interrotti, accordando finalmente presente e passato.
Nine-year-old Karo grows up with her parents in an Amsterdam commune in the Seventies. She leads a carefree existence in this utopia-for-adults. Everything is shared in the squat, but not everyone is able to honor these ideals. Karo gets confused because of the internal conflicts that start to divide the group. Karo slowly realizes that nothing can stay the same forever.
Les Barons ont une devise : "glander plus pour vivre plus". Chaque être humain naît avec un crédit de pas. Chaque pas effectué te rapproche de la mort. Nous, les Barons, on le sait dès le départ.
In the Andes, a Belgian doctor and his photojournalist wife become ensnared in a native tribe's struggle with a mining company.