Nel 1944 l’ereditiera Florence Foster Jenkins è tra le protagoniste dei salotti dell'alta società newyorchese. Mecenate generosa, appassionata di musica classica, Florence, con l'aiuto del marito e manager, l'inglese St. Clair Bayfield, intrattiene l'élite cittadina con incredibili performance canore, di cui lei è ovviamente la star. Quando canta, quella che sente nella sua testa come una voce meravigliosa, è per chiunque l'ascolti orribilmente ridicola. Protetta dal marito, Florence non saprà mai questa verità. Solo quando Florence deciderà di esibirsi in pubblico in un concerto alla Carnegie Hall, senza invitati controllati, St. Clair capirà di trovarsi di fronte alla più grande sfida della sua vita.
Parigi, 1921. Come ogni anno, la ricca Marguerite Dumont ha organizzato una grande festa nel suo castello, invitando una schiera di amanti della musica. Nessuno di loro sa quasi nulla della donna ma tutti si fingono interessati a sentirla cantare. Marguerite ha infatti una grande passione per il canto, si esibisce con tutta la passione che conosce ma è stonata come una campana, motivo per cui tutti corrono ad ascoltarla solo per poi deriderla alle spalle. Quando un irriverente giornalista decide di scrivere un articolo entusiasmante sulla sua ultima performance, Marguerite trova il coraggio di dedicarsi anima e corpo al suo sogno e, a dispetto della contrarietà del marito e con l'aiuto di una ex diva, decide di prepararsi per il suo primo concerto pubblico.
Florence Foster Jenkins is known as "the worst singer of all times" and yet she is a cult figure whose recordings still outsell many contemporary singers. Opera superstar Joyce DiDonato interprets the flamboyant "queen of dissonance". The involvement of the celebrated virtuoso makes it possible to contrast two different musical perspectives and gives viewers a vivid impression of the film's key conflict between inner delusion and external reality.