Durante un'operazione anticontrabbando sul Tamigi, il reduce di guerra e poliziotto John Marlott fa un'orribile scoperta che porta a una nuova indagine.

A Londra, Marlott e Nightingale sono a caccia d'indizi tra i ladri di cadaveri e si trovano coinvolti nell'infuocato dibattito politico tra scienza e religione.

Dopo aver fatto conoscenza con la scrittrice Mary Shelley, Marlott indaga sulla possibilità che il suo romanzo "Frankenstein" sia fonte d'ispirazione per il killer.

Marlott studia il galvanismo e, andando contro il volere di un invaghito Nightingale, usa Flora come esca in un'operazione per sgominare una banda di assassini.

L'uscita dell'articolo di Boz sugli "Omicidi Frankenstein" manda Peel su tutte le furie e provoca l'indignazione pubblica alla vigilia del voto sull'Anatomy Act.

Mentre le prove lo conducono verso il principale indiziato, Marlott spinge Mary Shelley a raccontare pubblicamente ciò che sa. Lei però si rifiuta e lascia il paese.

Dopo tre anni Marlott fugge da Bethlem e cerca di vendicarsi di Hervey, mentre l'omicidio di un arcidiacono sconvolge tutta Londra.

Marlott sospetta che gli omicidi dei religiosi siano collegati a Hervey e si nasconde nei bassifondi, trasportando per lavoro i corpi di chi è morto per l'epidemia.

L'indignazione per gli omicidi dei religiosi aumenta, mentre Marlott si lega sempre di più alla vedova Esther e interroga il suo vecchio nemico Billy Oates.

Dopo aver incontrato il misterioso aristocratico Frederick Dipple, Marlott teme che i suoi alleati possano essere in pericolo. Spence svela la verità sull'epidemia.

Boz conferma che Hervey è ancora vivo, spingendo Marlott verso il pericolo in una torre apparentemente deserta di proprietà di Dipple che viene usata come ghiacciaia.

Marlott viene preso e messo in catene, ma deve liberarsi e salvare Esther da Hervey. Intanto, forze di polizia avversarie si uniscono per arrestare Dipple.