King Arthur (2004)

Scritto da tmdb11092951 il 2 gennaio, 2014

Nuova produzione e primo reale flop di Bruckheimer, King Arthur si basa sulla sceneggiatura di David Franzoni (Il Gladiatore, il prossimo Hannibal) che ignora completamente i miti conosciuti da tutti e ambienta la storia del 460 d.C. proponendo un Artù sarmata al servizio di Roma, una Ginevra guerriera ed un Merlino stregone da due sterline. A confronto con King Arthur, persino Troy appare una fedele riproduzione del mito. Ma, se il film fosse valido, si potrebbe tranquillamente chiudere un occhio sulle licenze prese: il problema è che, a prescindere dallo stupro operato ai danni della storia originale, mito certo, ma oramai radicata negli animi di chiunque abbia letto le storie dei cavalieri della tavola rotonda, King Arthur dimostra di avere poca personalità e pochissime frecce al suo arco per esaltare ed emozionare lo spettatore. A livello recitativo siamo prossimi allo zero assoluto: Owen, dopo l'atroce Amore senza confini, prende un'altra sola clamorosa e passa due ore ingrugnito a farsi irridere un po' da tutti i personaggi, la Knightley (che, come una volgare critica ha "cavallerescamente" notato, avrà pure poco seno ma è di una bellezza devastante), è assurdamente truccata da amazzone combattente, mentre Merlino è ridotto a stregone dal carisma nullo se confrontato con la versione Boormaniana. Nota di colore per il simpatico Marescotti (come sia finito lì è un mistero) che dona un ameno accento bolognese al suo personaggio di vescovo ed emissario papale e sembra pronto da un momento all'altro a sfornare tigelle e crescentine fresche di giornata. Nel contesto generale, spicca in negativo la atonale colonna sonora del diabolico Zimmer che fotocopia, peggiorandola, quella de Il Gladiatore: a questo punto pare che per i compositori americani, basti la vista di una spada o di una uniforme da centurione, per scatenare un'orda di gemiti e lamenti che si impastano a casaccio con toni maldestramente epici. Insomma, per dirla in breve, un disastro su tutta la linea....