Roma, 460 A.D. L'Impero romano è in pericolo. Alla vigilia della cerimonia che deve incoronare imperatore il dodicenne Romolo Augusto, arriva a Roma il generale barbaro Odoacre per trattare con Oreste. Odoacre chiede l'Impero romano come equa ricompensa per il suo decennale sostegno alle legioni romane in Oriente. Ma Oreste rifiuta. Nella notte, dopo l'incoronazione di Romolo, Odoacre torna a Roma con il suo esercito. Oreste viene massacrato e Romolo è catturato insieme ad Ambrosino, suo tutore, e chiuso nella fortezza di Capri. Aurelio, comandante della quarta legione e sopravvissuto alla battaglia, parte alla ricerca di Romolo, accompagnato da un piccolo gruppo di uomini e da un misterioso guerriero bizantino, che si rivelerà essere una bellissima e giovane donna, Mira. Dal romanzo omonimo di Manfredi è stato tratto Il film, che riprende seppur con notevoli differenze le vicende narrate nel libro.
Il centurione romano Marciano viene catturato dai barbari mentre è in viaggio sulla strada per Costantinopoli. Marciano però riesce a fuggire e a raggiungere la città imperiale dove incontra la sorella dell'imperatore, Pulcheria, che si innamora di lui. Quando l'imperatore Teodosio si piega ai barbari acconsentendo a pagare loro un tributo per fare sì che non invadono l'impero romano d'Oriente, Marciano si ribella. A capo di una cospirazione, costringe l'imperatore ad abdicare in favore della sorella Pulcheria e poi, nominato generale, guida l'esercito alla difesa di Roma. Attila, re degli Unni, è deciso ad entrare a Roma e solo l'intervento di Papa Leone I riesce a farlo desistere. Intanto Attila, preda di incubi angoscianti, uccide sua figlia per sacrificarla alla sua causa. Sua moglie, allora, lo tradisce favorendo così la vittoria di Marciano che, trionfante, sposa Pulcheria e viene eletto imperatore.